Se solo sapessi il Greco e l’Ebraico

Vi siete mai domandati cosa realmente significhi un passo biblico? Avete mai sentito un predicatore usare l’Ebraico o il Greco per spiegare un verso? Avete mai pensato: “Quanto vorrei sapere le lingue bibliche così da poter realmente capire la Bibbia”?

Ebbene, come al solito non siete i soli! Chi non vorrebbe conoscere le lingue originali in cui la Bibbia è stata scritta? In questo articolo vedremo tre punti principali: 1- Errori da evitare; 2- Chi dovrebbe studiare le lingue bibliche; 3- Quando non serve sapere il Greco e l’Ebraico. Buona lettura!

Una parola sulle Traduzioni

Quando si traduce un testo da una lingua a un’altra è matematico che ci sia una certa perdita di significato. Ecco perché noi Cristiani crediamo che l’unico testo ispirato sia la Bibbia nelle lingue originali (Ebraico, Aramaico, Greco). Ogni traduzione, per quanto affidabile possa essere, non si può dire che sia ispirata come diciamo per i testi originali. Ma, c’è un grande ma, le traduzioni che possediamo rappresentano e comunicano la parola di Dio ispirata. La presenza di diversità di linguaggi ha come conseguenza la traduzione e interpretazione dei testi biblici. Non c’è nulla di male in questo! Persino gli stessi scrittori del Nuovo Testamento a volte citarono l’Antico Testamento da una versione tradotta in Greco, chiamata la Versione dei Settanta (Septuaginta). Se quindi Dio nella sua sovranità ha deciso di lasciarci la sua Parola per iscritto, non dobbiamo preoccuparci se leggiamo delle traduzioni, perché anche questo è parte della sua volontà.

Ogni traduzione che abbiamo a disposizione in Italiano e non solo, non è altro che un lavoro lungo e complesso, svolto da gruppi di studiosi che hanno dedicato le loro vite allo studio delle Lingue Bibliche. Pensateci un attimo, anche i più esperti di lingue riconoscono la difficoltà che rappresenta la traduzione della Bibbia in un’altra lingua, in quanto ogni traduzione é una interpretazione. Questo é il motivo per cui generalmente gli studiosi uniscono le loro forze per riuscire a creare una traduzione il più affidabile possibile. Persino Lutero che tradusse il Nuovo Testamento dal Greco al Tedesco chiese poi aiuto ad altri collaboratori (tra cui Melantone) per finalizzare il lavoro.

Errori da evitare

Le lingue bibliche e il pulpito

Che dire quindi di coloro che usano le lingue bibliche per argomentare significati apparentemente non presenti nel testo in italiano? Qui ci troviamo davanti a una pratica che, anche se svolta con buone intenzioni, purtroppo a volte è controproducente e fuorviante.
La prima cosa che da credenti dovremmo domandarci è se chi usa le lingue bibliche le ha mai studiate. Se la risposta è negativa teniamo conto che la possibilità di errori è alta.

Potrebbe invece essere il caso che, pur non conoscendo le lingue bibliche, stiano facendo affidamento a dei commentari. L’uso dei commentari è sempre consigliato ma, generalmente parlando, omettere i termini ebraici e greci aiuta gli ascoltatori ad avere confidenza della loro comprensione del testo italiano, senza sentirsi inferiori o inabili ad approcciare la Parola di Dio.

Per quanti invece sono pastori e insegnanti, D.A. Carson, attualmente uno dei più grandi esperti di Nuovo Testamento, ha sempre suggerito ai suoi studenti di Greco, di non citare Greco o Ebraico nelle loro predicazioni per almeno i primi 5 anni. Puoi ascoltare il perché in questo video. Lo stesso é consigliato da tanti altri Insegnanti di Greco o Ebraico, come i miei professori per esempio, e tanti altri uomini di Dio del passato, come Lutero.

Chi dovrebbe studiare le lingue bibliche

Chi dovrebbe quindi studiare le lingue bibliche? Tutti possono studiarle. In generale chi aspira ad essere un pastore o un insegnante dovrebbe sforzarsi di studiarle laddove possibile. Il problema sorge quando qualcuno sa un po’ di Greco o Ebraico e poi pensa di essere capace di capire i testi biblici in lingua originale.

Ecco un esempio: ipotizziamo che tu sia un grande appassionato di Lev Tolstoj, in particolare del suo ‘Guerra e Pace’. Hai sempre letto la versione in Italiano ma vorresti andare più a fondo leggendolo nella lingua originale, il Russo. Avendo solo una conoscenza basilare del Russo, 9 volte su 10 arriverai a conclusioni sbagliate perché non basta conoscere il significato di singole parole per fare una buona traduzione.
Quanto più importante è maneggiare la Parola di Dio correttamente! Un errore potrebbe costarti grosso: la distorsione del messaggio di Dio con possibili conseguenze eterne.

Lasciamo agli esperti il duro lavoro di tradurre la scrittura, e abbiamo piena fiducia nelle traduzioni che possediamo. Se abbiamo domande, cerchiamo di capire il testo analizzandolo attentamente e leggendolo su piú traduzioni. Se questo non basta chiediamo aiuto a qualche fratello e magari acquistiamo un commentario Biblico per fare una ricerca più approfondita.

Quando non serve sapere il Greco e l’Ebraico

Messaggi nascosti?

Ora tu ti domanderai: “Non dovremmo quindi ricercare dei significati più profondi e completi usando le lingue bibliche?” La risposta è: “Assolutamente no!”
Dobbiamo capire che le traduzioni che abbiamo sono dei lavori straordinari, e sono strumenti sicuri per comprendere la Parola di Dio. Non ci sono messaggi segreti e nascosti nei testi originali!

Ciò che dovremmo fare quindi, da fedeli servi di Dio, è di sforzarci a comprendere il testo che abbiamo davanti a noi in Italiano. Dovremmo metterci seriamente ad analizzare i brani che leggiamo, porre attenzione alle ripetizioni, alle congiunzioni, verbi, contrasti, immagini ecc… scopriremmo quanto è profonda la parola di Dio proprio nella nostra lingua, l’Italiano. Uno strumento utile per fare questo é il Diaro per lo studio della Bibbia.

Concludendo

Le lingue bibliche sono davvero affascinanti, e prego che sempre più credenti in Italia si impegnino nello studio di esse. Abbiamo bisogno di insegnanti, pastori e credenti preparati che sappiano fare una buona esegesi del testo, così da poter difendere la buona dottrina. Non tutti avranno le possibilità di farlo, e non è un problema, perché facciamo parte di un corpo composto da diverse membra e diversi ministeri.

Se tu sei tra questi, spero che non ti scoraggi. Anzi, spero che questo breve articolo ti abbia incoraggiato ad avere piena fiducia nelle tue capacità di poter comprendere quello che Dio vuole dirti attraverso la sua parola, in Italiano! Se hai domande particolari ti invito a contattarmi e cercherò di risponderti.

Alcuni link utili

Lascio qui sotto alcuni articoli utili sull’argomento e qualche esempio pratico dal blog di un mio carissimo amico e insegnante di Greco. A presto!

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